I bambini, già nei primi momenti della loro vita, mostrano una preferenza innata per il cibo naturalmente dolce o salato, di solito rifiutando i cibi amari. Per questo sono più esposti al rischio di obesità e di malattie legate all’assunzione di cibo insano.
Già nell’età fetale e neonatale le madri che consumano diete ricche di cibi sani possono influenzare positivamente i loro piccoli, perché i sapori sono trasmessi dalla dieta materna nel liquido amniotico e nel latte materno, e i bambini allattati al seno sono così più tolleranti per i sapori dei cibi salutari. Al contrario, i neonati nutriti con latti artificiali formulati possono avere più difficoltà inizialmente ad accettare sapori non presenti nella formula, come quelli della frutta e della verdura.
Indipendentemente dal tipo di alimentazione iniziale, i bambini possono “imparare” i gusti più salutari, attraverso l’esposizione ripetuta e l’offerta di un’ampia varietà alimentare, se chi li nutre si concentra sulla volontà del bambino di consumare un alimento e non solo sulle espressioni facciali fatte durante l’allattamento. Inoltre, se si forniscono loro alimenti complementari a basso contenuto di sale e zuccheri potrebbe essere utile per proteggere il bambino in via di sviluppo dagli eccessi che si verificano più tardi nella sua vita.
Le prime esperienze di vita con gusti e sapori sani possono, dunque, compiere un lungo cammino verso la promozione di una sana alimentazione, il che potrebbe avere anche un impatto significativo nell’affrontare le molte malattie croniche associate a una scarsa disponibilità di cibo.
Senza troppe critiche o troppe nozioni, anche i più piccoli si possono divertire a decorare una torta di carote o dei biscotti preparati con cereali e poi colorati con la frutta, o uno sformato di verdura.
Il gusto poi piacerà di sicuro ai bambini che già sono naturalmente dotati di preferenze innate plasmabili. Da tutto questo è partita l’idea dei laboratori del gusto in alcune scuole italiane. Momenti di aggregazione sociale e condivisione che vanno sostenuti e rinnovati nel tempo, non senza l’appoggio di nutrizionisti e pediatri che devono essere, a loro volta, sempre e costantemente sostenuti dalle Istituzioni.
Autore: P. M. Gatti
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