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BENESSERE, EMOZIONI, SALUTE

L’importanza della respirazione

23 Novembre 2019

Tutti sappiamo per esperienza quanto sia importante respirare, ma in realtà, quanto conosciamo la nostra respirazione? Proviamo a chiederci: come respiro durante la giornata? Mi capita ogni tanto di sentire il bisogno di prendere un lungo respiro? Mi accorgo di trattenere il respiro? Il mio respiro è solitamente breve? Quando faccio uno sforzo, trattengo il fiato?
Gli atti respiratori sono fondamentalmente due: l’inspirazione, dove l’aria entra nell’organismo e l’espirazione, da cui fuoriesce. Questo processo permette di apportare ossigeno al nostro corpo ed espellere le sostanze tossiche che abbiamo prodotto. Sia il corpo che la mente, per ben funzionare, hanno bisogno di tale ossigenazione, solo così tutti i nostri organi, compreso il cervello e l’insieme di tutte le cellule, possono vivere.
Questa naturale modalità di respirazione, detta diaframmatica, è quella nella quale l’aria immessa arriva fino alla pancia coinvolgendo anche il movimento delle pelvi. In realtà, quello che succede più spesso quando respiriamo è che il diaframma rimane bloccato e la respirazione si concentra tutta nel torace o, addirittura, nella parte alta del petto, la zona clavicolare. Di fatto la maggior parte delle persone utilizza soltanto un terzo delle reali capacità respiratorie a disposizione, non avvalendosi quindi di tutti i benefeci che potrebbe trarne.

Nello specifico, i benefeci di una corretta respirazione diaframmatica sono:

• Migliore digestione ed eliminazione delle sostanze di scarto
Durante la respirazione corretta, il diaframma si muove in alto e in basso stimolando il nervo vago, il principale nervo del sistema nervoso parasimpatico, che ha un ruolo molto importante legato alla fase della digestione di assorbimento dei nutrienti e si occupa inoltre di attivare i meccanismi di rigenerazione cellulare.
La respirazione diaframmatica stimola inoltre il sistema linfatico in cui le scorie e le tossine vengono raccolte prima di essere eliminate e ne incrementa notevolmente la funzionalità. Anche il sistema circolatorio trae beneficio dalla respirazione diaframmatica e questo incide sull’eliminazione delle scorie e sulla depurazione del corpo.

• Miglioramento della qualità del sonno
Siamo tutti consapevoli che dormire bene apporta enormi benefici sulla salute, sia nella vita di ogni giorno sia in una prospettiva a lungo termine. Purtroppo, non sempre riusciamo a dormire in modo ottimale, spesso a causa dello stress e dei ritmi frenetici a cui siamo sottoposti. La respirazione diaframmatica aiuta ad arrivare a uno stato di rilassamento tale da permettere una miglior facilità ad addormentarsi e a dormire profondamente.

• Miglioramento dei movimenti e della postura
Una respirazione scorretta può causare alterazioni alla postura e al modo in cui ci muoviamo: la muscolatura profonda non viene stimolata e il risultato è che non abbiamo una corretta stabilizzazione della colonna vertebrale. I muscoli superficiali, per compensare, si contraggono e rimangono in uno stato di continua tensione provocando così rigidità, dolori muscolari e una flessibilità ridotta.
Inoltre, se mentre respiriamo contraiamo i muscoli del collo e delle spalle, i cosiddetti muscoli accessori della respirazione, questi si affaticano rapidamente generando sia tensioni nella parte della cervicale sia alcune alterazioni posturali che limitano i movimenti del collo e della testa. Respirando con il diaframma si riesce a prevenire tutto questo, grazie a una stimolazione della muscolatura profonda che permette ai muscoli superficiali di rimanere rilassati garantendo maggiore flessibilità e libertà di movimento.

• Miglioramento della performance sportiva
Abbiamo già visto che la respirazione diaframmatica migliora l’apporto di ossigeno ai nostri polmoni. Se durante l’allenamento incameriamo più ossigeno, oltre a percepire un corpo più flessibile, aumenteremo anche l’energia a disposizione.

• Miglioramento dello stato emotivo
Il legame tra respiro e stato emotivo è sottolineato anche da espressioni giornaliere del tipo: “tirare un sospiro di sollievo, respirare a pieni polmoni, prendere una boccata d’aria, sentirsi soffocare, restare col fiato sospeso”. Una persona che si trova in una situazione di stress molto intenso o di ansia tenderà ad avere una respirazione superficiale, di petto, poco profonda, che non farà altro che alimentare il ciclo di questo stato emozionale.

Possiamo quindi concludere affermando che la respirazione è una funzione necessaria e fondamentale per diversi aspetti e che le osservazioni fatte ci permettono di fare un passaggio ulteriore: se è vero che osservando come una persona respira aiuta a conoscere il suo stato fisico ed emozionale, è possibile anche il contrario: possiamo condizionare e migliorare il nostro stato fisico ed emozionale imparando a gestire il nostro respiro in modo corretto.

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