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BENESSERE, SALUTE

Problemi di insonnia

25 Maggio 2020

Circa il 30 – 50% degli adulti fa esperienza occasionale di difficoltà nel riposo notturno. Un evento improvviso o stressante può causare un episodio di insonnia, generalmente però, una volta risolto quello specifico evento, i disturbi del sonno si esauriscono denotando così una caratteristica transitoria del problema. Tuttavia, per alcune persone predisposte, la difficoltà può persistere anche dopo che la causa scatenante è scomparsa. Ecco che ci troviamo ad affrontare un disturbo di insonnia ovvero una condizione di insoddisfazione relativa alla quantità o alla qualità del sonno che può essere transitoria (qualche giorno), breve (fino ad un mese) o cronica (più di un mese).

Nello specifico l’insonnia può essere caratterizzata da:

  • difficoltà di addormentamento (insonnia iniziale/precoce);
  • frequenti e prolungati risvegli notturni (insonnia di mantenimento);
  • risveglio precoce al mattino (insonnia tardiva);
  • da una combinazione di queste difficoltà (insonnia mista o generalizzata).

Ovviamente la durata del sonno è soggettiva: alcuni individui hanno bisogno di dormire molto tempo (dormitori lunghi), altri necessitano di dormire poco (dormitori brevi). Ci sono anche quelli che hanno bisogno di addormentarsi molto presto (allodole) e quelli che, invece, vanno a letto molto tardi (gufi). In tutti questi casi non è presente alcuna patologia, perché durante il giorno il soggetto riesce a mantenere alto il livello di vigilanza.

Una volta escluse possibili motivi organici come problemi alla tiroide, alle surrenali, al sistema digestivo o endocrino, la causa principale dell’insonnia è attribuibile allo stress per il 23,7% dei casi, all’ansia per il 2,4% e alla depressione per il 6,4%.

Come molti sintomi, anche l’insonnia va letto come un campanello di allarme che ci sta comunicando che qualche cosa nella nostra vita ci disturba: bisognerebbe quindi fermarci e capire cosa sta succedendo in questo periodo.

E qui si capisce che assumere alte dosi di tranquillanti non è la strada giusta per eliminare il disturbo, anzi, il corpo in questa maniera capisce solamente che ha bisogno di un aiuto esterno, quando, invece, occorrerebbe comprenderne il vero significato e agire su quello.Possibili cause:

  • Ansia e paura di perdere il controllo: quando il corpo è iper-attivato dai sintomi legati al disturbo d’ansia diventa difficile scivolare nel sonno e il tutto potrebbe essere incentivato dalla paura di lasciare il controllo, come accadrebbe la notte, per una scarsa fiducia nelle proprie potenzialità.
  • Paure inconsce: durante la notte il silenzio e il buio prendono il sopravvento e potrebbe sopraggiungere il timore di entrare in un universo non familiare come quello dei propri vissuti più intimi e profondi. Ciò che è sconosciuto fa paura e più una persona non è in contatto con la propria sfera intima e più ne sarà spaventato.
  • Continuare l’attività del giorno. Ci sono casi in cui, durante la giornata, abbiamo fatto un’attività particolarmente attivante e il corpo e il cervello non riescono a fermare la produzione di energia anche se ci siamo messi in ‘pause’.
  • Tentativo di rielaborare eventi spiacevoli o traumatici: questo succede soprattutto durante i risvegli notturni. Il soggetto probabilmente è stato vittima di un evento molto stressante che non è riuscito ancora a rielaborare e la mente, che è portata all’auto-guarigione, cercherà di comunicare qualche soluzione per fronteggiare il problema e trovare l’equilibrio interiore.
  • Ansia di affrontare una nuova giornata: questo tipo di ansia è tipico dei risvegli mattutini precoci. In questo caso la persona si troverà sveglia molto presto focalizzata sugli impegni di tutta la giornata, è il tentativo della mente di riprendere il controllo il prima possibile.

 

Diventa quindi di fondamentale importanza capire qual’è il messaggio personale che questo disturbo vuole comunicarci ed agire su quello, sia esso legato a paure, eventi di vita quotidiana o conflitti più profondi.

È quindi importante assumere un altro punto di vista: il problema non è l’insonnia ma essa è un sintomo per indurci a trovare una soluzione rispetto a qualcosa che non va.

Per meglio distaccarsi dai pensieri della giornata e aiutare il corpo ad allontanare le tensioni e rigidità, possono essere molto utili anche delle tecniche di rilassamento da praticare prima di addormentarsi.

 

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