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SALUTE

Disturbi del Comportamento Alimentare – parte 1

28 Settembre 2013

Il Ministro della Salute , Beatrice Lorenzin , in occasione della presentazione del Nuovo Quaderno della Salute del Ministero dedicato proprio ai Disturbi dell’Alimentazione, afferma “che non si parla mai abbastanza di questa problematica o  lo si fa solo in occasione del caso di cronaca ; è lungo ed impegnativo il lavoro da fare per prevenire i disturbi alimentari , soprattutto nella popolazione femminile e richiede anche una profonda azione culturale” . Inoltre lancia l’allarme rete  dichiarando “che sono circa 150-mila i siti  che si occupano di tali problematiche  con informazioni distorte e pericolose , non appropriate  ai singoli utenti e  c’è la necessità di  un intervento sul problema.”

I Disturbi del Comportamento Alimentare  (DCA) sono uno dei problemi di salute più comuni negli adolescenti e nei giovani adulti dei Paesi Occidentali ; colpiscono soprattutto la popolazione femminile  con esordio  prevalente tra 15 e i 19 anni ; nei maschi l’incidenza è molto più bassa .Le varie forme sono caratterizzate  da un alterato  rapporto con il cibo e con il proprio corpo .

L’alimentazione può assumere caratteristiche assai disordinate , caotiche , ossessive e ritualistiche  tali da compromettere la possibilità di consumare un pasto in modo  normale  e da mantenere normali attitudini  verso il cibo ed il momento del pasto.

Accanto all’alterazione del comportamento alimentare vi è una alterata valutazione  del corpo e delle sue forme , con la sensazione  di essere grassi e brutti e quindi socialmente non accettabili .

Quando le caratteristiche  del disturbo alimentare  divengono importanti e coincidono con i criteri diagnostici specifici , si può parlare di vera e propria malattia rappresentata dalle seguenti forme : anoressia  nervosa , bulimia nervosa , disturbo da alimentazione incontrollata (binge eating disorder , BED) e i disturbi dell’alimentazione non altrimenti specificati (eating disorders not otherwise specified , EDNOS ).

(estratto da fattodiritto.it)

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