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ADOLESCENZA

Adolescenza

28 Giugno 2018

 

ADOLESCENZA: dal latino adolescentia, derivato dal verbo adolescere, <<crescere>>.

Con la parola adolescenza si indica l’età di passaggio dall’infanzia all’età adulta. Tale passaggio comporta significativi mutamenti a livello somatico e psicologico.

L’ inizio dell’adolescenza è segnato dalla “pubertà: nelle ragazze coincide con il menarca, la prima mestruazione e si colloca solitamente tra i 10 e i 12 anni; nel ragazzo si ha la comparsa della prima eiaculazione di liquido seminale, in media intorno ai 12 anni.

I mutamenti riguardanti le ragazze sono più significativi rispetto a quelli riguardanti i ragazzi, soprattutto per le conseguenze che essi comportano a livello emotivo. Spesso, infatti, le femmine hanno difficoltà ad accettare il nuovo corpo, percepito come fonte di disagio ed imbarazzo nei confronti degli altri e di se stesse; esso può essere considerato “ingombrante”, indesiderato e di conseguenza si può avvertire il bisogno di nascondere le nuove forme.

In questa fase, infatti, con la comparsa del ciclo mestruale, da un punto di vista fisico si hanno l’ingrandimento del seno, l’assottigliamento della vita, l’allargamento del bacino, l’accumulo di tessuto adiposo specialmente su fianchi, glutei e cosce, l’aumento della peluria in alcune zone (come ascelle, inguine, gambe ecc), la pelle può diventare più oleosa per una particolare sensibilità verso gli ormoni androgeni, può comparire l’acne (per cause ormonali, genetiche o batteriche) e si assiste all’ingrandimento di clitoride e piccole labbra.

Nel maschio i principali mutamenti riguardano la crescita in altezza e lo sviluppo muscolare, l’abbassamento del tono di voce, la comparsa di peluria sul volto (barba, baffi) e in altre parti del corpo (inguine, ascelle, gambe, torace ecc) e la possibile comparsa di acne. Per quanto riguarda gli organi genitali si ha l’aumento di dimensioni di pene e testicoli, sia per la funzione riproduttiva (tramite la produzione ed immissione degli spermatozoi nel liquido spermatico), sia per la funzione sessuale.

In entrambi i sessi, si ha il completamento della maturazione e quindi l’attivazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi; infatti a livello ipotalamico l’ormone, Gnrh, stimola l’ipofisi con successiva secrezione di FSH e LH; tali ormoni a loro volta vanno ad agire sulle gonadi, con produzione di estrogeni e progesterone nella donna e testosterone nell’uomo.

Tutti questi cambiamenti fisici hanno una profonda risonanza a livello psicologico. L’adolescente vive una crisi d’identità molto complessa, alla ricerca di un proprio spazio interiore e di una collocazione nella società di appartenenza. Dunque, queste variazioni avvengono a più livelli: cambia il corpo, cambiano i rapporti, le relazioni e gli equilibri nella famiglia, cambiano gli interessi e i punti di riferimento. Oltre allo spazio fisico (il corpo), grande importanza è rivestita dallo spazio psicologico, all’interno del quale avviene il processo di individuazione, ovvero un processo complesso e contraddittorio, per cui l’adolescente scopre e sperimenta la possibilità di trovare nuove relazioni con sè stesso, con gli oggetti e con il mondo esterno, nuovi significati e risposte, il passaggio da un “Io oggettivo a un Sé consapevole” (C.G.Jung).

Da un punto di vista emotivo, quindi, l’adolescenza rappresenta un’età tanto importante quanto difficile da affrontare, principalmente per due motivi: la difficoltà ad accettare il proprio corpo e la propria identità e la difficoltà a relazionarsi con la società per trovare il proprio “posto”.

Questo periodo, caratterizzato da ambivalenza e contraddizione, può comportare  sbalzi d’umore e insicurezze in chi lo vive. Le trasformazioni fisiche, infatti, sono spesso invadenti e ben visibili e mettono seriamente alla prova le capacità di adattamento dei ragazzi. Inoltre esse avvengono in momenti diversi a seconda dell’individuo e questo porta a confronti e paragoni che spesso risultano una grande fonte di imbarazzo e insicurezza; per sentirsi accettati dal gruppo dei pari, che in questa fase può diventare affettivamente prevalente rispetto alla famiglia, i ragazzi tendono ad omologarsi, mettendo da parte la propria identità, ancora in fase di sviluppo. Questo genera un ulteriore conflitto interiore tra ciò che si vorrebbe essere e ciò che realmente si è. E’ come se si sperimentassero diverse identità alla ricerca della propria, alternando a fasi di eccessiva sicurezza in se stessi, quasi di onnipotenza, fasi di grande sconforto, quasi di disorientamento.

L’adolescenza, tuttavia, è anche la fase in cui si impara a conoscere se stessi e il nuovo corpo, il mondo che ci circonda, sperimentando ogni cosa per la prima volta e, di conseguenza, percependo ogni sensazione all’ennesima potenza.

Questo grande senso di inadeguatezza che può caratterizzare tale età talvolta può sfociare nell’insorgenza di un DCA. L’adolescenza, infatti, si presenta proprio come il periodo in cui più frequentemente si riscontrano esordi di disturbi del comportamento alimentare, che si esprimono nel tentativo di compensare una situazione di grande disagio personale tramite un’alterazione delle condotta alimentare.

 

 

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