Cercando tra i sinonimi di fiducia, troviamo: fede, assenso, stima, sicurezza, certezza, affidamento e consegna. Avere fiducia significa avere fede, credere in qualcosa senza averne prove tangibili. Spesso la fede è tale, che manteniamo la nostra stima e la nostra fiducia, anche quando le cose non vanno esattamente come vorremmo.

La fiducia sembra avere in sé una qualità di profondo abbandono.

Una delle più famose canzoni italiane sulla fiducia è Mi fido di te di Jovanotti il cui testo, può essere letto in modi diversi. Ad una prima analisi, infatti, è evidente il tema amoroso, in cui il cantante sembra rivolgersi a una persona amata di cui, appunto, si fida, nonostante le vertigini e la paura di cadere. «Cosa sei disposto a perdere?» e «Forse fa male, eppure mi va», frasi ricorrenti nel brano, sembrerebbero accreditare questa interpretazione, visto che in amore la felicità può essere in parte connessa al dolore. D’altra parte, anche un’interpretazione in chiave religiosa non è così campata in aria. C’è infatti chi ha voluto vedere nel testo una sorta di preghiera, un’invocazione a Dio che mette l’uomo davanti a scelte difficili, che implicano una sorta di fiducia.

“Forse fa male eppure mi va di stare collegato, di vivere d’un fiato, di stendermi sopra al burrone e di guardare giù. La vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare. Mi fido di te”.

Quando abbiamo fiducia in qualcuno ci poniamo nella condizione che tale relazione condizioni almeno in parte l’andamento delle cose.

Per avere o recuperare la fiducia è necessario anche il contributo degli altri, se qualcuno è stato sleale e si è approfittato di noi e delle nostre fragilità diventa difficile recuperare un rapporto di fiducia. A meno che non ci siano prove ripetute della sua onestà e affidabilità.

Fiducia vuol dire riconoscere le qualità e le competenze dell’altro, anche in questo caso occorre il contributo degli altri, se in un ambiente nessuno ha fiducia in quella persona sarà più difficile poter credere in lui.

Perciò possiamo definire la fiducia un cammino verso l’ignoto, ma anche quell’atto che consiste nel mettere il piede sul terreno solido, nell’affidarsi come un bambino che si lascia andare nonostante il vuoto, tra le braccia del genitore.

Bisogna per prima cosa distinguere due tipi di fiducia: la nostra disposizione a credere a ciò che ci viene detto, e una fiducia più pratica ovvero la nostra disposizione ad affidarci a qualcuno o qualcosa e lasciare che decida per noi almeno in parte.

Spesso queste due tipologie sono interconnesse perchè è difficile fidarsi di una persona se non si crede nelle sue convinzioni.

Una delle principali cause di perdita della fiducia è la menzogna. La filosofa Franca d’Agostini nel suo libro “Menzogna” spiega proprio questo.

Noi ci fidiamo del prossimo per questi semplici motivi:

Le persone hanno le nostre stesse regole e si comportano come ci comporteremmo noi.

Condividiamo valori o ideali di vita e crediamo nelle stesse cose.

Vediamo comportamenti che ci piacciono e notiamo coerenza nel tempo.

Abbiamo visto risultati che ci portano a credere che quella persona ha le capacità che cerchiamo.

Ci aspettiamo che le persone possano darci le cose di cui abbiamo bisogno.

Spesso non ci fidiamo per paura di rimanere delusi e allora tendiamo ad evitare il rapporto con l’altro. Qui entrano in gioco le nostre aspettative e il timore che possano essere tradite.

Fidarsi degli altri, oltre a essere una sfida, è un bisogno vitale. La fiducia che diamo alle persone care apporta molteplici benefici, aumenta la felicità e la sicurezza in sé, condizioni che ci permettono di affrontare meglio i problemi e di ridurre lo stress.