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Attività fisica: forme e benefici

24 Giugno 2019

Secondo l’OMS, per “attività fisica” s’intende “qualunque movimento determinato dal sistema muscolo-scheletrico che si traduce in un dispendio energetico superiore a quello delle condizioni di riposo”. In questa definizione rientrano non solo le attività sportive, ma anche semplici movimenti come camminare, andare in bicicletta, ballare, giocare, fare giardinaggio e lavori domestici, che fanno parte della “attività motoria spontanea”. L’espressione “attività motoria” è sostanzialmente sinonimo di attività fisica e come tale viene di fatto utilizzata. Con il termine di “esercizio fisico” si intende invece l’attività fisica in forma strutturata, pianificata ed eseguita regolarmente. Il gioco comprende, invece, l’insieme di attività psicofisiche svolte con intento competitivo più o meno accentuato, singolarmente o in gruppo, secondo un sistema di regole, concordato tra i giocatori, che ne determina la logica interna. Il gioco “di movimento”, molto importante nell’infanzia, non va considerato solo come una attività propedeutica allo sport, bensì come una distinta forma motoria educativa, con una peculiare ricchezza di situazioni ludiche che agiscono dal punto di vista affettivo ed emozionale, cognitivo e decisionale, relazionale e comunicativo.

Lo sport comprende situazioni competitive strutturate e sottoposte a regole e norme ben precise, dettate da un’istituzione ufficiale. La Carta Europea dello Sport definisce lo sport come “qualsiasi forma di attività fisica che, attraverso una partecipazione organizzata o non organizzata, abbia per obiettivo l’espressione o il miglioramento della condizione fisica e psichica, lo sviluppo delle relazioni sociali o l’ottenimento di risultati in competizioni di tutti i livelli”. Si tratta di un’accezione molto ampia del termine, inteso non limitatamente all’aspetto competitivo, come per lo più avviene, ma anche, più direttamente, agli aspetti del tempo libero, della socializzazione, del benessere. L’attività sportiva agonistica e non agonistica, è definita sulla base di specifici provvedimenti legislativi nazionali.

L’Attività Fisica Adattata – solitamente indicata come AFA – è rappresentata da programmi di esercizi fisici non sanitari, proposti sulla base delle evidenze scientifiche e di tipologia ed intensità appositamente calibrati per le condizioni funzionali di coloro a cui è offerta. L’AFA è salute orientata, non malattia orientata, è destinata a persone adulte o anziane anche con sindromi algiche da ipomobilità o da osteoporosi, con patologie croniche clinicamente controllate e stabilizzate o con disabilità fisiche, ed è finalizzata a migliorare il livello di attività fisica, favorire la socializzazione e promuovere stili di vita più corretti.

Nel corso dell’infanzia e dell’adolescenza, l’attività fisica è necessaria allo sviluppo osteomuscolare, contribuisce ad aumentare le capacità di apprendimento e il livello di autostima e rappresenta un valido strumento di aggregazione sociale. Uno stile di vita attivo sin dall’infanzia, associato ad una corretta alimentazione, diminuisce inoltre il rischio di obesità infantile e di malattie croniche.

 

In età adulta i benefici per la salute derivanti dall’attività fisica comprendono un minor rischio di contrarre malattie croniche – quali malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione arteriosa, alcune forme di tumore come quello al seno, alla prostata e al colon – e il miglioramento della mineralizzazione ossea in età giovanile, che contribuisce alla prevenzione di osteoporosi.

L’attività fisica migliora la funzione digestiva e la regolazione del ritmo intestinale, è un fattore determinante per il dispendio energetico ed è quindi essenziale ai fini del controllo del peso corporeo. Ha effetti positivi sulla salute mentale, contribuendo al mantenimento delle funzioni cognitive e alla riduzione del rischio di depressione e di demenza. Riduce lo stress e l’ansia, migliora la qualità del sonno e l’autostima.

L’attività fisica durante la gravidanza favorisce una buona circolazione con aspetti benefici sul feto, permette di tenere sotto controllo il peso corporeo, riduce il rischio di condizioni come il diabete gestazionale, la pre-eclampsia, la nascita pretermine, le varici venose e la trombosi delle vene profonde. A ciò si aggiungono i benefici psicologici che includono riduzione della stanchezza, dello stress, della depressione.

Nel post-partum contribuisce a ridurre la depressione e l’ansia, a migliorare l’umore, la funzionalità cardiorespiratoria e a tenere sotto controllo il peso.

In età avanzata, l’attività fisica aiuta a conservare la capacità di svolgere le normali occupazioni della vita quotidiana e quindi l’autosufficienza e favorisce la partecipazione e l’integrazione sociale. Può, inoltre, ridurre il rischio di cadute, prevenire o ritardare l’insorgenza di patologie croniche connesse all’invecchiamento e facilitare i percorsi di riabilitazione per chi ne è affetto.

L’attività e l’esercizio fisico costante apportano benefici anche nel trattamento delle dipendenze da nicotina, alcol o droghe, sia nell’allungamento dei tempi di astinenza sia nella riduzione dei sintomi e degli stati ansioso/depressivi. Tali effetti vengono registrati indipendentemente dal tipo di attività fisica svolta e dall’intensità.

L’attività fisica e sportiva, per il suo contributo anche all’inclusione sociale, svolge un ruolo rilevante nel miglioramento del benessere psichico e nella prevenzione e trattamento del disagio sociale nelle diverse fasce d’età, soprattutto durante lo sviluppo giovanile. La pratica di sport e/o attività fisica può fornire spunti utili per l’acquisizione di un modello di vita “corretto”. Attività sportive di squadra e attività di espressione corporea permettono non solo un maggior benessere psicofisico e l’acquisizione di abilità motorie, ma costituiscono una occasione di socializzazione e di responsabilizzazione.

Bibliografia
World Health Organization. WHO Global Recommendations on Physical Activity for Health. Geneva: World Health Organization, 2010. http://apps.who.int/iris/bitstream/ 10665/44399/1/9789241599979_eng.pdf (accessed 22 Mar 2016).
– CARTA EUROPEA DELLO SPORT – CONSIGLIO D’EUROPA CDDS – Comitato per lo Sviluppo dello Sport – 7^ Conferenza dei Ministri europei responsabili dello Sport – 1992 http://www.coni.it/images/documenti/Carta_europea_dello_Sport.pdf
da Linee di indirizzo sull’attività fisica-Ministero della Salute

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