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ansia, CORPO, EMOZIONI, meccanismi di difesa

Le difese psichiche del corpo

27 Gennaio 2020

mentire a noi stessi è più profondamente radicato che mentire agli altri.

(Dostoevskij)

 

 

Le difese psicologiche sono quei meccanismi che la mente utilizza, tendenzialmente in modo automatico e inconsapevole, per difendersi dal dolore e dall’ansia.

Nel momento in cui la persona si trova a fronteggiare situazioni difficili che porterebbero a vivere emozioni intollerabili, costruisce, a livello inconscio, delle difese che hanno lo scopo di proteggere da tali vissuti. Questo processo, oltre a dar vita a specifiche reazioni emotive, coinvolge anche il corpo. Imparando a controllare le emozioni, vengono infatti permanentemente bloccati i muscoli coinvolti e prendono vita, quindi, dei blocchi corporei che altro non sono che delle tensioni muscolari croniche che compaiono soprattutto nella muscolatura striata o volontaria.

Tali tensioni, una volta strutturate, persistono nel corpo anche quando le situazioni minacciose che l’hanno determinate cessano di esistere.

Ecco che allora che le tensioni nella gola e nelle mascelle impediscono di piangere o di urlare ma, d’altro canto, impediscono anche di cantare o di gridare di gioia. I blocchi nelle spalle e nelle braccia frenano non soltanto il desiderio di aggredire e di colpire, ma anche il desiderio di abbracciare. I blocchi nella vita frenano il pianto e le grida altrettanto bene di quanto limitano il respirare e il sospirare. La contrattura dei muscoli delle gambe e dei piedi blocca la spinta alla ribellione, ma diminuisce anche la capacità di sorreggere e di essere indipendenti. I muscoli della parte bassa della schiena, delle natiche, delle cosce, del pavimento pelvico sono invece coinvolti nel controllo della sessualità quindi, se l’impulso viene represso, l’individuo non proverà né ansia né dolore, ma non proverà neanche piacere.

Queste tensioni muscolari, localizzate, come abbiamo visto, principalmente alla gola, al collo, al petto, al diaframma e alla vita possono ostacolare notevolmente la respirazione e, se diventano croniche, creano una propensione all’ansia. Quindi, possiamo concludere dicendo che queste difese corporee che tendono a rinforzarsi e ad evolversi seguendo lo sviluppo dell’individuo, se da un lato garantiscono un equilibrio psichico riducendo una paura apparente, danno vita, di contro, a vissuti di ansia e predispongono la persona a tale emozione.

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