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anoressia, DISTURBI ALIMENTARI, psicologia

Storie di Chicco di Riso

18 Ottobre 2020

“Oggi pranzo per il compleanno della nonna. Mi sono svegliata con tanta ansia e ho deciso di saltare la colazione. A pranzo ho mangiato due ravioli e un po’ di insalata scondita e alla fine ho mangiato una porzione intera (!!!) di dolce, super buono e supercalorico, infatti dopo mi sono sentita troppo in colpa e ci ho pensato tutto il giorno: i pensieri mi affollavano la testa. Stavo male e sono andata a camminare per tre ore, per cercare di placare i sensi di colpa, ma non è stato abbastanza. Quindi, salto la cena…”

A. è una ragazza di 17 anni che stiamo seguendo da qualche mese, in equipe integrata, con un approccio multidisciplinare, secondo le Linee Guida. Presenta un quadro di Anoressia Nervosa caratterizzato da forte paura di ingrassare, insoddisfazione corporea, restrizione alimentare, bassa autostima e perfezionismo. Il sintomo che è apparso come il più evidente è la forte riduzione di peso corporeo, per un controllo esasperato sul proprio corpo e sul cibo. Il percorso di cura che stiamo applicando consiste in una riabilitazione psiconutrizionale, dove la psicoterapeuta e la nutrizionista si prendono cura della persona in sinergia, affrontando sia la parte clinico fisica che il disagio psicologico, che sta alla base della malattia.

A.,  con le sue paure, i suoi bisogni, il suo controllo esasperato, la sua sofferenza, è al centro di questo percorso di cura individualizzato, è la protagonista, sostenuta ed accompagnata dall’equipe nel suo cambiamento.

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