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BENESSERE, EMOZIONI, psicologia

Come affrontare il disagio psicologico generato da un’emergenza?

16 Novembre 2020

Certamente il periodo storico che ci troviamo ad affrontare a causa della pandemia COVID-19, rappresenta una emergenza globale di proporzioni mai sperimentate in precedenza.

Esiste un settore della psicologia denominato Psicologia dell’emergenza che si occupa proprio di studiare il comportamento individuale, gruppale e comunitario in situazioni di crisi nonché progettare degli interventi clinici e sociali in situazioni di calamità, disastri ed emergenza/urgenza.

Ma quali emozioni e vissuti vengono principalmente esperiti in uno stato di emergenza?

  • Paura e incertezza: tipica reazione iniziale a qualsiasi minaccia improvvisa e, a seconda di come si evolve, queste emozioni possono diminuire o aumentare.
  • Shock, panico, confusione, incredulità non appena si realizza ciò che è accaduto. Accanto a questi vissuti emerge l’istinto di sopravvivenza e la protezione propria e dei cari.
  • Solidarietà e condivisione: si possono mettere in atto piani per aiutare gli altri.
  • Speranza e ottimismo che le cose torneranno alla normalità, lo sguardo è rivolto al futuro.
  • Disillusione quando le aspettative non sono soddisfatte.
  • Rabbia, esasperazione e frustrazione quando si inizia a sentire la stanchezza di affrontare l’emergenza.

Ecco che entra in gioco un concetto fondamentale, quello di resilienza ovvero la capacità di adattarsi al cambiamento.   In psicologia è stata definita come  “la capacità di fare fronte in maniera positiva ad eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà, di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre, senza alienare la propria identità”.

Vediamo i fattori chiave della resilienza:

1: Consapevolezza  e gestione emotiva: occorre essere sempre consapevoli dello stato emotivo che stiamo provando e che effetto esso ha sul proprio corpo e comportamento. Inoltre, è importante aver chiaro che quando siamo immersi nella negatività, il sistema emotivo si attiva innescando gli ormoni dello stress in uno stato di iper-allerta e reattività e questo non è uno stato in cui poter pensare chiaramente a tutte le opzioni o passare a un’azione.

2: Pensiero aperto per la soluzione dei problemi: se si è bloccati in vecchi schemi e pensieri è difficile diventare creativi e ipotizzare nuove soluzioni e nuove modalità di azione, risulta quindi fondamentale uscire dalla propria confort zone per poter ammettere nuove strategie.  

3: Ottimizzare energia, motivazione e speranza: a cosa servono ottime capacità di risoluzione se non possono essere messe in pratica? L’ottimismo è progettato per dare energia, entusiasmo, determinazione e atteggiamento positivo per andare avanti. Le abilità in questa categoria includono l’identificazione delle proprie forze innate, lo sgombero del disordine emotivo e l’apprezzamento del positivo che ci circonda.

4: Felicità nel trovare la gioia e nel costruire le connessioni: anche se lo stato di emergenza potrebbe temporaneamente tenerci lontani dai nostri obiettivi, è fondamentale alimentare la speranza per il futuro. Inoltre, collegandoci con gli altri, possiamo condividere storie e trovare la speranza reciproca.

Poter incentivare questi aspetti risulta fondamentale in questo momento in quanto, il disagio psicologico causato da un’emergenza, se non affrontato, produce cicli che possono durare fino a un anno che portano ad una serie di problematiche comportamentali ed emotive che incidono, inevitabilmente, sulla qualità della vita della persona.

 

 

 

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