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ascolto, EMOZIONI

Se avessi fatto….se avessi detto…

28 Giugno 2021

Se avessi fatto…, se avessi detto…, se solo avessi saputo…, se solo avessi creduto…quante volte capita di ripetersi queste frasi, frasi che conducono a ipotesi irrealizzabili: cambiare il passato e cambiare le nostre azioni nel passato.

Questo ci porta a una delusione nei confronti di se stessi con una perdita di fiducia nella propria immagine di perfezione, adeguatezza, capacità.

Quando invece ci accorgiamo che abbiamo fatto soffrire qualcuno possiamo provare l’emozione del rimorso, sensazione che morde due volte: una volta la persona a cui è stata causata una sofferenza e la seconda volta morde il proprio sé, a volte con ancora maggiore intensità del primo morso perché, almeno potenzialmente, poteva essere evitato…se restiamo incastrati in queste rimuginazioni mentali, ecco che subentra il senso di colpa.

Se il rimorso spinge all’azione riparatrice e lascia poi liberi di andare avanti, il senso di colpa non lo permette ma sfocia, invece, in azioni compensatrici (atti di rabbia, isolamento, rapporto disfunzionale con il cibo…)  che lasciano vittima e colpevole incatenati in un reciproco tormento e in una reciproca dipendenza.

Vediamo come due sfumature emotive simili tra loro possono essere vissute e gestite in modalità differenti con un epilogo ben diverso, se dal rimorso si può sviluppare un sentimento di compassione che spinge alla volontà di rimediare, il senso di colpa non elaborato, ci imprigiona pedantemente nell’emozione della vergogna.

 

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