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CORPO, DCA, terapia

La terapia psico-corporea

22 Maggio 2023

La terapia psico-corporea mette insieme e integra tre costrutti molto importanti: la cura (terapia), la mente (psiche) e il corpo.  Il lavoro terapeutico si svolge quindi su più fronti con un costante contatto tra la propria storia personale (area psico) e il proprio corpo che racconta questa storia e che trattiene l’energia in termini di blocco muscolare e strutturale (area corporea). Diventa quindi importante “ridare voce al corpo” ovvero ridare spazio e valore al sentire, alle emozioni, alle sensazioni corporee e alle tensioni muscolari per aprire il canale dell’ascolto dei propri bisogni e riconnettere la nostra vita con ciò che ci fa stare bene e non con ciò che dobbiamo essere, per richiesta esterna o interna.

Il corpo, per chi soffre di un Disturbo del Comportamento Alimentare è considerato distante, estraneo, nemico. C’è un’assenza di consapevolezza verso il corpo reale e una difficoltà a interpretare cognitivamente ed emotivamente gli stimoli provenienti da esso.

Nel percorso di terapia l’obiettivo è accompagnare gradualmente a considerare ciò che avviene anche nel corpo, quello sconosciuto, che, all’interno della relazione terapeutica, ottiene un ruolo sempre più attivo. Il lavoro terapeutico di “alfabetizzazione corporea” risulta quindi fondamentale per poter pian piano scoprire corrispondenze fra posture, gesti, movimenti, atteggiamenti psichici e cominciare ad individuare, nominare e gestire le emozioni evitando così di “agire” impulsivamente i propri moti interni attraverso il cibo.

 

“NOI SIAMO IL NOSTRO CORPO. PIU’ SIAMO IN CONTATTO CON QUESTO,

PIU’ SIAMO IN CONTATTO CON NOI STESSI.”

Alexander Lowen

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