Settembre è un mese particolare, segna l’inizio di un nuovo ciclo scolastico per bambini e ragazzi, la ripresa del lavoro per gli adulti e l’inizio di nuovi progetti e buoni propositi. Tutto è rimandato a settembre, in attesa che passi quel periodo rallentato che è l’estate.
E spesso settembre è anche il mese in cui si pensa di cominciare un percorso di psicoterapia.
Come mai propri ora?
Probabilmente questo mese ci porta a tirare le somme dell’anno passato, a pensare a cosa riprendere o cosa lasciarci alle spalle.
L’estate porta con sé il rallentamento del tempo, le città sono più vuote e qualcuno può sentirsi più solo, non avendo i mezzi per partire o la giusta compagnia, non avendo dei familiari vicini o non avendo costituito un nucleo familiare. Ci si può sentire soli e diversi dagli altri, da quelli che sui social pubblicano foto di momenti felici al mare…
Questo senso di solitudine, o semplicemente ritrovarsi ad avere meno impegni che la vita ci impone, porta l’individuo a stare più con se stesso, a vivere il tempo nel vero senso della parola. È proprio il vivere l’attimo, essere presente nel qui ed ora senza la solita frenesia che può far emergere vissuti emotivi negativi che solitamente sono sopiti.
In questa fase, a volte a fermarsi non è solo il singolo individuo, ma anche un’intera famiglia. Seppur temporaneamente, cambiano le abitudini, i bambini stanno più in casa non andando a scuola, le dinamiche di gestione della famiglia cambiano.
In quella settimana o più in cui si molla tutto e si prende la valigia anche la coppia ha l’opportunità di stare più tempo insieme.
Anche solo lo scegliere una meta e organizzare il viaggio, gestendo la questione economica, eventuali figli o impegni vari, porta a un confronto continuo nella coppia e a una continua mediazione. È qui che si possono verificare vere e proprie crisi anche dettate dalle aspettative di entrambi e proprio in vacanza potrebbero emergere vissuti negativi nei confronti dell’altro, dettati dalla scarsa abitudine a viversi o anche da rancori e tensioni accumulate durante i mesi precedenti.
Un fattore che potrebbe rendere questo mese di settembre particolarmente impegnativo dal punto di vista psicologico è proprio il dover riprendere la vita quotidiana, gli impegni e le dinamiche relazionali che magari ultimamente ci stavano un po’ strette.
Si arriva quindi ad avere bisogno di uno spazio da dedicare a se stessi, al proprio benessere psichico, che porti ad un cambiamento e ci offra delle strategie per affrontare al meglio il nostro disagio.
Dunque l’inizio di una psicoterapia è un ottimo proposito per Settembre.
Iniziare una psicoterapia è una scelta che inizialmente può sembrare molto difficile, ma è anche una scelta di salute che permette di conoscersi meglio, affrontare in modo più adeguato le proprie tensioni, l’infelicità, l’insicurezza, dinamiche familiari conflittuali, o veri e propri sintomi divenuti “invalidanti” (ansia, attacchi di panico, disturbi dell’umore, disturbi alimentari, disfunzioni sessuali, etc.).
Tutto comincia con un primo colloquio. L’incontro offrirà accoglienza, ascolto e comprensione, oltre ad essere un contesto utile per chiedere spiegazioni e informazioni.
Nei successivi incontri si arriverà a sviluppare un progetto terapeutico, a darsi degli obiettivi per affrontare meglio le difficoltà/sintomi e trovare delle nuove strategie per individuare e utilizzare le proprie risorse, presenti in ognuno di noi.
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.