I grassi introdotti con la dieta costituirebbero il principale fattore di rischio per lo sviluppo dell’obesità negli adolescenti.
Per di più, l’incapacità di mantenere un corretto equilibrio nell’assunzione di questi macroelementi favorirebbe il pericoloso accumulo di tessuto adiposo principalmente in sede addominale, una condizione tipicamente associato allo sviluppo di disordini metabolici, primo fra tutti la resistenza all’insulina e la condizione pre-diabetica.
Il pericolo, sottolineano gli autori di un recente studio pubblicato sulla rivista Clinical Nutrition, è che la pratica dell’attività fisica non avrebbe alcun impatto significativo sulla correzione di questa condizione e, dunque, la cura dell’alimentazione rappresenterebbe una strategia indispensabile per scongiurare tali effetti sulla salute.
La conclusione giunge a seguito di un’analisi condotta dai ricercatori dell’Università dei Paesi Baschi a Vitoria, alla quale hanno partecipato 224 adolescenti di entrambi i sessi e di età compresa tra 14 e 15 anni.
Il loro contenuto di tessuto adiposo addominale veniva misurato in tre regioni corporee, così come veniva registrato il contenuto di massa grassa e magra a livello del tronco e totale.
Veniva esaminata inoltre l’asssunzione giornaliera di calorie derivanti dai grassi e il livello di attività fisica svolta.
Gli autori hanno quindi osservato che la percentuale di calorie derivante dai grassi correlava significativamente con il valore dell’indice di massa grassa corporea e con un maggiore contenuto di tessuto adiposo a livello del tronco e addominale nei tre siti analizzati, indipendentemente dal sesso e dall’altezza degli individui.
In aggiunta, queste associazioni si mantenevano statisticamente significative in seguito alla correzione per i livelli di attività fisica praticata, pur essendo presente una significativa variabilità nell’abitudine allo sport nel campione analizzato.
Queste osservazioni sottolineano l’importanza della cura dell’alimentazione durante la fase critica dello sviluppo che corrisponde all’adolescenza e offrono importanti spunti di riflessione per la messa a punto di strategie di prevenzione dei disordini metabolici nell’età adulta.
Il fatto che la composizione in grassi della dieta giocherebbe un ruolo prevalente rispetto alla pratica dell’attività fisica nella suscettibilità al sovrappeso durante l’adolescenza mette infatti l’accento sulla necessità di sviluppare linee guida alimentari rigorose e altamente specifiche per questa categoria di individui.
Fonte: Labayen I, Ruiz JR, Ortega FB et al. High fat diets are associated with higher abdominal adiposity regardless of physical activity in adolescents; the HELENA study. Clin Nutr. 2013 Oct 18
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