Essere consapevoli del corpo può sembrare la cosa più semplice del mondo, in realtà non è proprio così: se stiamo fermi non lo sentiamo, se camminiamo siamo distratti da molte sensazioni o stimoli esterni.  Se siamo in piedi o a terra e facciamo movimenti mindful, possiamo accorgerci di colori, contrazioni e zone e funzioni del corpo che non sapevamo lontanamente di avere. Come iniziare? Intanto capendo che non stiamo allenando il corpo per una performance ma ci stiamo mettendo nella condizione di ascoltarlo. La vera domanda infatti deve essere quanto riusciamo a stare attenti mentre ci muoviamo e quanto riusciamo a tenere l’attenzione sul corpo senza entrare in una modalità di controllo e giudizio.  Ascoltare e diventare consapevoli di una tensione è il primo passo per iniziare a prendercene cura.

Le ragioni per cui importane la consapevolezza corporea sono molteplici:

-la consapevolezza corporea è un evento in continuo cambiamento che ci ancora al momento del presente;

– le sensazioni fisiche sono porte di ingresso per riconoscere le sensazioni emotive;

-le sensazioni fisiche accompagnano i processi di pensiero e a volte attivano pensieri ripetitivi;

-la consapevolezza corporea riduce l’eccessiva identificazione con gli stati mentali negativi (esempio negli attacchi di panico);

– la consapevolezza corporea ci permette di apprezzare il fatto che il nostro corpo continua a funzionare nonostante il nostro modo stressante di vivere;

-la consapevolezza corporea ci permette di incontrare in modo delicato quello che tendiamo a evitare emotivamente in quanto non sentire il corpo ha una ragione primariamente pratica: evitare di sentire le emozioni ‘pericolose’.

Sono pochi le persone che sanno fare una passeggiata, è un’attività che richiede resistenza, abbigliamento comodo, scarpe vecchie, uno sguardo alla natura, buon umore, curiosità, buoni silenzi, buone parole e nient’altro. La cosa più difficile è nient’altro. Ralph Waldo Emerson