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“Controllare tutto mi fa sentire forte…”

21 Settembre 2020

Ecco un brano molto significativo, estratto dal libro “Il peso della felicità”, in cui sono messi bene in luce alcuni dei tratti distintivi, salienti, di questa malattia: l’Anoressia Nervosa. Avere il controllo sul cibo e sul proprio corpo porta a sentirsi forti, a sentirsi “Dio”, in grado di fare tutto. Ma è davvero così? O è soltanto una forza fittizia che piano piano lascia spazio alla fragilità, al dolore, al bisogno di ascoltarsi, con i propri limiti, le proprie paure e difficoltà e forse, a chiedere aiuto. Ed è proprio qui il vero punto di forza: farsi aiutare! Quella che molti vedono come debolezza, in realtà è la vera forza, il vero punto di svolta. Accettare di aver bisogno di aiuto, di mostrarsi “fragili”, di farsi sostenere dalla propria rete di riferimento (famiglia, amici..) e da professionisti specializzati.

“Dentro la mia testa c’era solo una voce, una voce femminile acuta e bastarda. Mi ripeteva che ero grassa, che dovevo arrivare a casa in fretta e fare i miei esercizi. Ma quella voce era la mia migliore amica. Quella voce mi aiutava. Mi spronava a fare di più, mi faceva sentire forte quando, ancora una volta, resistevo a una pizza o a una fetta di torta. Bevendo solo acqua, senza mangiare nulla, mi sentivo importante, mi sentivo Dio, sentivo di avere il controllo della mia vita.

Ero diventata più scaltra nel frattempo, ai miei genitori riuscivo a far credere che andava tutto bene, e al mondo intero che mangiavo.

Durante quel periodo assumevo sì e no quattrocento calorie al giorno, e solo quando proprio ero obbligata a farlo: subito dopo, neanche a dirlo, mi massacravo di esercizi.

La voce nella mia testa si faceva sempre più forte, era gelosa dei miei amici, diceva che mi portavano via troppo tempo, tempo che dovevo dedicare a Lei. Loro, infatti, sapevano della dieta che stavo facendo, e cercavano di dissuadermi.

Ogni volta che non mangiavo la vocina dentro di me applaudiva e poi finalmente se ne stava zitta per un po’, per questo spesso evitavo il cibo del tutto.”

 

estratto da “Il peso della felicità” di Cobainsbaby

 

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